La nuova minaccia informatica globale si chiama WannaCry ed ha già raggiunto i computer di oltre cento paesi diversi. Alcune semplici regole per prevenire problemi al proprio PC
Si chiama WannaCry, è un pericoloso software malevolo ed in questi ultimi giorni il suo nome è apparso sulle prime pagine dei quotidiani di tutto il mondo. Si tratta di un malware (software creato per danneggiare i computer su cui viene eseguito) o meglio di un ransomware: software che infetta i computer occultando i dati degli utenti in maniera tale da obbligarli a versare un riscatto per ottenere il codice necessario per recuperare i dati.
L’attacco sfrutta una falla di sicurezza di alcune versioni di Windows; andando a colpire quei computer che non sono stati aggiornati nelle ultime settimane (il software in grado di correggere il problema è stato rilasciato infatti a Marzo, ma spesso gli aggiornamenti di sicurezza automatici non vengono attivati dagli utenti..a proposito, voi avete aggiornato il vostro sistema!?). La disattenzione può però costare cara: il riscatto da pagare (NB: operazione sconsigliata da alcuni siti!) se si viene colpiti da WannaCry può arrivare a 500 dollari (da versare online entro poche ore dal contagio); si stima che nel portafogli virtuale dell’autore del malware siano già finiti circa 100.000 dollari (cifra in fondo assai modesta), con oltre 200.000 computer infettati.
L’epidemia informatica ha subito scatenato rumors sui presunti autori: chi ha affermato che si trattasse di un malware diffuso da enti governativi per spiare gli utenti, chi ha scomodato addirittura organizzazioni terroristiche o potenze asiatiche. La realtà è ben diversa: si tratta infatti di un’infezione che si è diffusa velocemente poiché sfrutta una vulnerabilità che era stata sottovalutata da molti nonostante in rete fosse disponibile una patch (software in grado di annullare i pericoli di infezione ) da oltre due mesi. In internet intanto si iniziano a diffondere le prime versioni di software in grado di recuperare i dati dai PC infetti senza dover pagare il riscatto: si tratta di WanaDecrypt ed in sostanza riesce a recuperare dalla memoria RAM del computer i numeri primi utilizzati per generare la chiave crittografica asimmetrica usata dal malware per crittografare i dati dei PC infetti. Per permettere a questo software di salvare i dati occorre però agire in fretta e senza spegnere il Pc o resettarlo : i dati presenti nella RAM in tali casi verrebbero infatti sovrascritti. Mentre il mondo si interroga sull’identità degli autori di WannaCry, vale la pena continuare a ricordare alcune norme semplici per evitare perdite di dati: antivirus e sistemi operativi sempre aggiornati, copia dei dati importanti su un disco esterno (meglio se tenuto spento quando non si usa) e massima attenzione durante la navigazione online su siti potenzialmente sospetti.